I Retina.it sono Lino Monaco e Nicola Buono, due dj napoletani che sono stati capaci di accumunare le proprie passioni al punto da essere entrati a far parte della scuderia Hefty (Slicker, Telefon Tel Aviv) ed arrivare a partecipare all'ormai famosissimo Sonar festival di Barcellona. Ecco come hanno risposto alle nostre domande :
Inizierei parlando della vostra esperienza al Sonar 2006, come unico progetto italiano insieme a Flexer, ora documentata sul podcast della Hefty; cosa ci dite in proposito? Come ci si sente ad essere protagonisti attivi di una manifestazione di tale portata?
Ti dobbiamo correggere (ops, iniziamo bene ..ndr), tra i progetti presenti al sonar c'era anche quello dei Pigna People, ovvero Passarani, De bellis ,Pierro.
Senz'altro una bellissima esperienza. di certo se ci fosse stato un impianto ad un volume adeguato, ci saremmo divertiti di piu'.
Putroppo non sono riuscito ad essere presente al Covo di Bologna per il vostro live, ma mi è stato descritto come “troppo bello, con ottimi suoni ed un ottimo groove, sono stufo di minimal techno”. Intanto vi chiedo come vi siete trovati suonando a Bologna e se avete qualche particolare commento sui ragazzi della netlabel bolognese Homework che vi hanno fatto da guest.
Conoscevamo Homework gia' da tempo , sin dai loro esordi, grazie ad un amico in comune. Che dire, sono delle persone ottime con tanta energia e voglia di creare musica.
Deepalso ha proposto un set elettrofunk molto coinvolgente destreggiandosi con sapienza tra sequencer e mixers. Tra gli'altri hanno suonato i Matter, un duo che si affaccia da poco sulla scena elettronica autori di un sound elettroindustrial, amici di vecchia data residenti ora a Bologna.
Siamo stati benissimo, ed abbiamo trovato un pubblico preparato a determinate sonorità. Tra l'altro anche l'impianto P.A. Rendeva giustizia ai sets.
Come terza cosa volevo sapere cosa pensate di questo fenomeno Minimal che ultimamente, nonostante esista da un sacco di anni, sta prendendo piede con una velocità impressionante. Avete mai accarezzato l’idea di produrre Minimal?
Siamo cresciuti in ambienti Techno Minimali. Qmen e' stato Il nostro primo progetto live e studio insieme a Rino Cerrone. Pubblicammo tre 12" ,di cui il primo su Design di Marco Carola.
In quel periodo,tra il 95 ed il 97 le consolle napoletane vedevano spesso la presenza di ospiti come Hawtin, Mills, Damon Wild, Surgeon etc. Ad oggi questo genere ha cambiato pelle ma la sostanza rimane inglobato nella formula della cassa dritta. Eravamo piu' propensi a cercare nuove dimensioni,grazie al nostro background, e lo facevamo creando tracce che entravano in contrasto con la dance.
Per questo noi due scegliemmo di percorrere una strada diversa .
Parliamo della Hefty .. anzi parlatene voi !!!! Che rapporto avete col “boss” John Huges?
(leggi intervista)
Una crew molto affiatata. John nella sua impresa e' accompagnato da validi collaboratori.
Siamo spesso in contatto con loro, specie nell'ultimo periodo ,discutiamo le ultime cose per la nostra prossima release.
Con tutti loro ci siamo incontrati diverse volte , e dobbiamo dire che sono delle persone molto aperte e simpatiche .Con john abbiamo fatto un remix, anzi una specie di collaborazione tra noi-retina/slicker- ed Sts9, tutto rigorosamente via chat. Ci siamo scambiati i file per la stesura del brano Machinaw Peeper Division, finito su History is Bunk .
E' stata davvero una grande esperienza, un pomeriggio in diretto contatto con John , che aspettava i file per ascoltare passo passo suggerendoci accorgimenti nella realizzazione del brano.
Cosa ne pensano in casa Hefty della musica di casa nostra? Quanto, secondo voi, la musica italiana è presente nel mondo?
Ci siamo trovati a discutere diverse volte della musica italiana, Hughes e' un fan dichiarato di Ennio Morricone, ed un ascoltatore attento. Recentemente ci ha spiazzato facendoci ascoltare e conoscere un cd di un compositore napoletano di nome Luciano Cilio,scomparso agli inizi degli anni 80, e dobbiamo dire che e' stata una sorpresa enorme. Siamo convinti che un pezzo di italia e' presente nella musica del globo. Forse la percentuale rispetto ai paesi come la Germania o l'inghilterra e' davvero bassissima. Ma quel poco che riusciamo ad esportare pare sia davvero di ottima qualita'. Crediamo che uno dei nodi cruciali per essere piu' presenti nel mercato estero, sia il lavoro di validi promoter e distributori. Cosa che accade molto raramente data la carenza di entita' in questo settore.
E voi? Cosa ne pensate? Quale tra le band italiane ritenete dovrebbe essere maggiormente conosciuta al resto del mondo?
L'italia ha da sempre dato un ottimo contributo alla musica. Pensiamo agli anni 70.....Area, Battiato. Gli inizi degli anni 80 , L'italo Disco fenomeno ora setacciato dai piu' grossi produttori di musica dance. In campo Punk-wave , beh ci sarebbero da citare un po' di nomi , Gaznevada, Pankow, CCCP, NOIA. Mentre nell' Industrial , Sigillum S, Maurizio Bianchi, citato anche nel manuale di cultura industriale edito dalla Re-Search.E poi gli anni 90 e la techno : Carola , Cerrone, Vigorito.... Andiamo avanti ? Tra le proposte che vorremmo vedere piu' presenti nel mercato europeo, beh, diciamo i nostri artisti e colleghi , ovvero Marco Messina e gli Ether.
Parliamo della vostra musica; quali procedimenti seguite nel comporre una traccia? E quali macchine ( o software) utilizzate?
Non usiamo un metodo standard. Talvolta siamo partiti anche dai rumori di fondo del nostro studio, e ti possiamo assicurare che dato la qualità dei ns strumenti siamo nel vortice delle interferenze. Ad ogni modo usiamo programmi classici di notazione midi/audio, un sequencer analogico, il buon vecchio campionatore, diversi synth Mono/poly analogici; siamo legati particolarmente ad un Chroma Polaris in agonia, e fin tanto non tirera l'ultimo sospiro riusciremo sempre a tirar fuori qualcosina di strano ed incomprensibile dal suo stato Mesmerico.
Come vi rapportate nei confronti delle nuove tecnologie e tecniche di produzione?
Assimiliamo e facciamo nostro quello di cui sentiamo piu' il bisogno. Non facciamo un largo uso di software, perche'abbiamo un bel po' di macchine che continuano a stimolare la ns attenzione. Ma non possiamo negare che dagli esordi, con un computer Atari 1040, ad oggi, con l'ausilio di processori potentissimi, il pc ed i software sono sempre piu' presenti nel processo di composizione.
E nei confronti delle nuove forme di distribuzione musicale? Il vinile, a mio avviso, non tramonterà mai; ma il cd è già con un piede nella fossa .. tolte le banali motivazioni di risparmio e comodità nell’acquisto, io credo che il rito di scartare/premere play/svaccarsi sul divano per leggere le note dell’album sia la perdita maggiore in tutto questo discorso .. sarà sentimentalismo? Mah !!!
Il facile accesso all' informazione ha fatto si che tutto il rituale della Fase prima dell'ascolta venisse automaticamente annullato. Il download,con un colpo di spugna , ha cancellato tutto.
Prima spendevi tutte le energie economiche , intellettuali e fisiche per realizzare i tuoi desideri. Leggevi , mettevi da parte economie uscivi di casa e perdevi interi pomeriggi nel negozio di dischi.
Alla fine rientravi con una voglia di ascoltare quello che ti eri portato a casa.
Ora basta solo leggere un nome o seguire una segnalazione, per fare un copia ed incolla, da un browser al tuo client preferito, ed avere cosi accesso in pochissimi minuti alla musica desiderata. Arrivare subito alla meta, puo' essere un pregio, ma stando cosi le cose sembra essere diventato un difetto.
Avete una band o un artista con cui volete a tutti i costi collaborare? Pecrhè?
Sarebbe un elenco noioso, c'e ne tanti di artisti che ci hanno ispirato e continuano a farlo con il proprio lavoro. Ed uno di questi, di cui sinceramente preferiamo non farne nome, ci ha gia' contattato, aspettiamo solo di procedere ed avere certezze.
Anche John Hughes e' tra i nostri prescelti. E' eclettico, perfezionista e molto bizzarro.
Tra l'altro in pochi mesi finira' di completare il suo studio..... Il perfetto parco giochi per bimbi come noi :))
E qualche label su cui pubblicare un vostro album?
Siamo in ottimi rapporti con diverse label estere. Tra queste Laboratory Instinct, gestita da 2 giapponesi che vivono a Berlino.
Siamo in contatto da diversi anni,ed ora sembra di essere a buon punto. Abbiamo un album pronto per loro che dovrebbe veder luce nei primi mesi dell'anno prossimo.
Raccontateci il perché del vostro nome (ma, why Retina.it .. direbbe il buon Steve).
In principio era solo Retina, un nome legato anche ad una citta' antica, quella di Ercolano ( cosi la chiamava Plinio nei suoi scritti) .Dopo l'uscita di Volcano.Waves siamo stati costretti ad aggiungere il .it perche' un gruppo ebm americano ne reclamava la paternita' per vie legali. Cosa avrebbe fatto il buon Steve? (avrebbe soppresso il gruppo, risposta del buon Steve, ndr)
Parlateci del vostro background; con che musica siete cresciuti?
L: Ero appena dodicenne quando un gruppo composto da 4 robot si presento in un programma televisivo su Rai 1, credo fosse RisKiatutto, rimasi folgorato. Il giorno dopo corsi a comprare il 45 giri "The Robot". Da li in poi mi si aprirono tantissimi orizzonti.Iniziai ad ascoltare la prima wave, coi devo B52's e Talking Heads.
A 13 anni mi inbattevo nei Bauhas, Crass e Dead Kennedys ,ascoltando album aquistati da un amico in visita di parenti a Glasgow .L'informazione era poca e l'unica fonte piu' vicina a noi era quella del buon vecchio Rockerilla, la reperibilita' dei dischi invece era quasi nulla :(
Per tutti gli anni 80-90 non ho fatto altro che ascoltare , collezionare musica e proporre selezioni nei club di wave ed elettronica. Ultravox , John Foxx, Gary Newman, Chris and Cosey , Clock Dva, Nitzer Ebb, T.G e Neubaten......ma anke laibach coil D.in june spk etc etc etc....
N: i miei primi ascolti sono legati al mondo dance. Ero un novello Dj techno, fino al giorno in cui, leggendo fanzine, capìi che la musica elettronica non era fatta solo di cassa in 4/4.
Decisi di acquistare dei dischi della "minus habens" e davanti a me si aprirono nuove visioni. Successivamente conobbi Lino, che mi passò un bel po di musica. Mi innamorai subito di bands come Front 242, NIN, Clock Dva ed altri di questo filone.
Ed ancora i dischi di Brian Eno, Wobble, Vidna Obmana, Steve Reich, Philip Glass, Bill Laswell,.. di sicuro questi artisti mi hanno ispirato molto Ma la vera illuminazione la ebbi ascoltando "electronic eye:closed circuit di Richard Kirk".
Cosa ascoltate invece oggi?
L: Sto Riascoltando I Bauhaus. Pochissimo, gli album di nuova uscita, tra questi Nine Horses di Sylvian/Friedman e tantissima ambient music. Al momento non sto ne aquistando ne scaricando. L'ultimo aquisto e' stato un cd di Benge su expanding records......in effetti Mi hai colto in un periodo di stasi.
N. ultimamente sono nel vortice del caos . Su iTunes ho troppi mp3 , spesso metto in Random play (quale buon figlio della cultura randomica) e faccio scorrere l'audio fino a fine giornata, spesso senza capire chi sta suonando.
Mi manca la fisicità del supporto. Comunque sto ascoltando dischi di Atom Heart ed Aphex Twin con tutti i loro progetti collaterali. Sono due artisti che ho sempre messo da parte, oggi con piacere li sto riscoprendo. Ultimamente i miei ascolti sono rivolti perlopiu' ad artisti d'ambiente come Amir Baghiri Austere, Biosphere, Deaf Center, Bass Communion ma anche Arovane, Andrea Parker, Lusine, Bad Loop (uscito solo su netlabel) David Sylvian, Felix Kubin, Erast, Monolake....
Ultima domanda : progetti per il futuro?
L: Ritornare in India, per mangiare del Buon Masala Dosa.
N: Adottare un Koala ed un Procione :-)