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  Gianluca Becuzzi "We Can Be Everywhere" album cd - Final Musik 2014
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  Gianluca Becuzzi "We Can Be Everywhere" album cd - Final Musik 2014
 
 

THE NEW NOISE

Reviewed by Fabrizio Garau- 15/07/2014 | http://www.thenewnoise.it/gianluca-becuzzi-we-can-be-everywhere/

Quando per titolo sceglie “we can be everywhere”, forse Gianluca Becuzzi allude alle collaborazioni che è riuscito a mettere in piedi per questo disco, coinvolgendo nomi italiani interessantissimi, che musicalmente gli sono in qualche modo vicini… ma non troppo, così che riesce a rinnovarsi rimanendo se stesso. Penso soprattutto alle due tracce realizzate assieme ai Retina.it: “Souls At Zero Density”, potentissima e gigantesca, con percussioni schiaccianti che manco Megaptera, e “Farer Than Ever”, con un battito sotterraneo che la rende molto contemporanea, dato che sappiamo essere molto trendy l’incontro tra dj e suggestioni provenienti dall’industrial originario. La collaborazione con Deison è più “ovvia”, forse, e gli esiti sono molto buoni: in “Headless Shadows” i suoni crudi di Becuzzi – procuratevi (B)Haunted – squarciano il drone narcotizzante di Cristiano, mentre in “All The Ghost Of My Life” una voce ultra-trattata s’impossessa della traccia e garantisce tredici minuti di latente follia. Sempre spettrale anche il primo episodio realizzato in combutta con Raimondo Gaviano (Svart1); inaffrontabile – se non da sedati – il latrare squarciante di “The Screaming Torso”, che manda a casa tanto noise “più giovane” di questi anni. Tre episodi su tre da solo, infine, vedono Becuzzi piuttosto satanico, in un contesto sostanzialmente dark ambient, il che in qualche modo rafforza l’impressione iniziale, quella cioè che gli ospiti inneschino lo scoppio creativo che fa stare We Can Be Everywhere un gradino sopra alle altre uscite di genere ascoltate quest’anno. Il merito, per carità, è comunque di un uomo che ha sempre saputo cercare nuove soluzioni, basta pensare ai dischi con Fabio Orsi o ad altri suoi progetti con identità molto diverse (Noise Trade Company).

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  Gianluca Becuzzi "We Can Be Everywhere" album cd - Final Musik 2014
 
 

SOUNDS BEHIND THE CORNER

Reviewed by Nicola Teani - 2015 | http://soundsbehindthecorner.org/the-cave/1520-gianluca-becuzzi-we-can-be-everywhere.html

...... Proprio con Retina.it, con “Souls At Zero Density”, il loop ciclico mantenuto costante, nel suo essere midtempo, accelerato alla giusta velocità tramite Jog-wheel (i dj più tecnici strizzeranno l’occhio), ha tutte le conformità per essere power al punto giusto, ciclico e danceable nella giusta ipnosi cyber-industrial, scuro e coreografico sino alla fine.........

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  Gianluca Becuzzi "We Can Be Everywhere" album cd - Final Musik 2014
 
 

VER SACRUM

Reviewed by Caesar- 23/07/2014 | http://www.versacrum.com/vs/2014/07/gianluca-becuzzi-we-can-be-everywhere.html

Nuovo album per Gianluca Becuzzi, prolifico musicista livornese dell’area dark-industrial, già protagonista con i seminali Limbo e con i Kinetix (in passato ha collaborato anche con i Pankow). Questo We Can Be Everywhere – che si presenta con un’inquietante copertina raffigurante un teschio di un animale – è un disco all’insegna dell’oscurità più cupa. Per l’occasione Becuzzi si è circondato di validi collaboratori dell’area elettronica e noise come Deison, Retina.it e Svart1 che sono riusciti ad aggiungere la giusta alchimia al lavoro. “From This Poem Of Void” – la prima traccia – inizia con dei rumori e dei sibili spettrali che sembrano provenire da un’altra dimensione per poi andare verso lidi cupi e minacciosi. Siamo dalle parti di una dark-ambient nerissima che fa venire in mente il Lustmord più sperimentale e i Cranioclast. “The Screaming Torso” è noise e corrosiva ma nella parte finale ha dei momenti quasi mistici che mi hanno ricordato addirittura i primi Popol Vuh elettronici. “In Black One” è estremamente minimale e scarna. “Souls At Zero Density” si caratterizza per un uso deflagrante e dirompente delle percussioni, davvero una traccia potente e impressionante. Dopo i clangori di “Salem” veniamo proiettati nelle atmosfere pacate e placide di “Farer Than Ever” caratterizzate un battito progressivo. Dopo le tetre atmosfere di “In Black Two” l’album si conclude con le pulsazioni noise di “Headless Shadows” e con “All The Ghosts Of My Life” che ci proietta in un universo delirante e isolazionista abitato da presenze misteriose e aliene. We Can Be Everywhere è un album che piacerà di sicuro agli amanti del dark-ambient e dell’elettronica più oscura e senza compromessi e che conferma la validità artistica di Gianluca Becuzzi in ambito elettronico dopo l’interessante (b)haunted. Edizione limitata di 200 copie.

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  Gianluca Becuzzi "We Can Be Everywhere" album cd - Final Musik 2014
 
 

BLOW UP

Reviewed by Bertoni- 09/2014 | http://www.blowupmagazine.com/

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  Gianluca Becuzzi "We Can Be Everywhere" album cd - Final Musik 2014
 
 

ROCKERILLA

Reviewed by Aldo Chimenti - 09/2014 |

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